I lavori di costruzione dell’ospedale di Vohidahy avanzano molto bene dopo un mese dall’inizio. I fondi dell’Otto per Mille della Chiesa Valdese (www.ottopermillevaldese.org) ci consentono di procedere spediti nel progetto.
A metà aprile è avvenuto il rito propiziatorio per lo scavo delle fondamenta. C’era tanta gente: il prete, gli anziani e i giovani dei villaggi attorno, tutti riuniti per questo grande evento. Durante il rito sono stati invocati gli antenati per chiedere il permesso a edificare l’ospedale e per chiedere di proteggere tutti durante i lavori. Gli antenati ci hanno mandato segnali positivi e quindi abbiamo potuto procedere!
Nei giorni successivi gli scavi sono iniziati nel fermento generale, i muratori hanno iniziato a lavorare pieni di entusiasmo per edificare le fondamenta.
Alcuni locali hanno cominciato a lavorare per noi per trasportare la sabbia, il cemento, le assi e le traverse per le gettate di cemento. Tutti materiali da trasportare a piedi da 15 km di distanza, dove arriva il camion sulla strada più vicina.
Allo stesso tempo altri si sono messi a produrre mattoni, il lavoro più lungo e impegnativo, da cui dipenderà la velocità della costruzione. A metà maggio, dopo un mese, finalmente sono quasi alla fine della produzione. Un’altra squadra spacca le pietre e lavora incessantemente per stare al passo con la costruzione.
È proprio un’emozione unica guardare i muratori e tutte queste persone che, mattone dopo mattone e pietra dopo pietra, costruiscono la struttura dell’ospedale.
Nei prossimi giorni i falegnami di Ambositra inizieranno a produrre le porte e le finestre, che di nuovo verranno trasportate prima con il camion e poi a dorso d’uomo fino a Vohidahy.