In Madagascar la deforestazione non si è mai fermata! Ogni anno vengono distrutti tra 50.000 e 100.000 ettari di foresta causando seri problemi di erosione del suolo, del cambiamento climatico (pioggia) e la perdita di biodiversità. Il 75 % delle specie di piante autoctone sono già scomparse!
L’Associazione Tsiryparma, che opera sull’isola rossa dal 2006, da sempre lotta per proteggere la foresta naturale coinvolgendo la popolazione locale, offrendo loro alternative colturali, sociali ed economiche con l’obiettivo di diminuire le pressioni sull’ambiente forestale. “Se a Vohidahy, la zona in cui opera Tsiryparma, si può ancora osservare la foresta naturale su di una superficie di circa la metà dei trentamila ettari occupati dalla Comune, è grazie alla nostra presenza” dichiara Nicola Gandolfi, naturalista ed ingegnere forestale, responsabile dell’associazione Tsiryparma, che a Vohidahy era arrivato con l’obiettivo di proteggere il palissandro, una delle specie di piante più minacciate dell’isola. “E invece di salvare dall’estinzione una specie di pianta, ci siamo accorti che dovevamo rimboccarci le maniche per lottare contro la scomparsa di tutta la foresta! Infatti il metodo tradizionale di coltivazione delle terre in Madagascar prevede “il taglia e brucia” della foresta naturale per appropriarsi di nuove terre per la coltivazione di riso, fagioli, mais e canna da zucchero.
Per aiutare la popolazione locale a convincersi a non tagliare e bruciare, abbiamo costruito una scuola di formazione agricola, impianti dell’acqua e della luce, un ospedale, riparato scuole, strade, promossa l’alfabetizzazione e instaurato un ORGANO DI CONTROLLO FORESTALE, per monitorare continuamente la foresta e realizzare campagne di sensibilizzazione nei villaggi, perché possano comprendere quale bellezza ed importanza racchiude la foresta. “I primi risultati positivi di questo intervento, continua Nicola, sono che molte zone all’interno della foresta che erano state bruciate, stanno ora ritornando al loro stato di primordiale “foresta” e in molte zone, da dove se ne erano andati, sono tornati i lemuri”.
L’organo di controllo è costituito da 6 persone, nel Comune di Vohidahy, che hanno deciso di dedicare del tempo della loro vita per la custodia della foresta. La loro azione è molto importante per sorvegliare coloro che la foresta vogliono tagliarla e bruciarla. Per circa 5 giorni al mese il loro lavoro è quello di sensibilizzare la gente dei villaggi della loro zona, a rispettare la foresta e a collaborare controllando che all’interno di essa tutto vada bene.
Grazie al loro lavoro, quest’anno nei mesi secchi di agosto, settembre e ottobre sono scomparsi quasi completamente i fuochi di foresta nel Comune di Vohidahy. Nel mese di ottobre, l’organo di controllo, in collaborazione con la forestale di Ambositra e 2 gendarmi hanno arrestato 7 persone che erano in procinto di bruciare circa 17 ettari di foresta.
L’organo di controllo forestale sta acquisendo sempre più autonomia e autorità nella zona e per questo è importante sostenerlo. Chiediamo un contributo a coloro che sono interessati alla salvaguardia della foresta perché non venga più bruciata a partecipare alla loro azione con una offerta sull’IBAN di Tsiryparma: IT27L0623012700000038387124 (conto corrente Credit Agricole Cariparma) con casuale “appoggio all’organo di controllo forestale”.