Finalmente dopo tre tentativi ce l’abbiamo fatta ad estrarre le chiatte dall’acqua.
Roger e Fils, due tecnici di Tsiryparma, sono andati al fiume, con una cinquantina di persone, per fare un nuovo tentativo di estrazione. Finalmente alle cinque di sera le barche erano estratte e posate sulla riva. I danni che mostrano non sono molto gravi.
Ora che le chiatte sono uscite dall’acqua, abbiamo l’appuntamento mercoledì 10 ottobre con un fabbro che viene a valutare il lavoro sul posto. Il fabbro viene da 25 km di distanza. Dopo che avrà valutato i danni dobbiamo contrattare il prezzo del lavoro e una volta accordati deve tornare al suo villaggio, prendere il generatore e la saldatrice e con 5-6 persone trasportare il tutto dalle barche. Noi intanto porteremo lamiere e ferro da Ambositra da 45 km di distanza per permettere di fare le riparazioni. Una volta finite le saldature, le 2 barche vanno colorate e poi messe in acqua. Una andrà posizionata a circa 50 m da dove si trova ora e l’altra a circa 1 km di distanza e trainata dentro l’acqua. Il cavo con cui vengono fissate le 2 barche l’abbiamo già acquistato. Sono 2 cavi di 40 m l’uno. Vanno fissati da una sponda all’altra e al cavo vanno legate le barche.