Ciao a tutti,vi scrivo fresco fresco di ritorno da Vohidahy. Siamo tornati ieri!In generale e come al solito è andato tutto bene, nonostante il tempo freddo e piovoso che ci ha obbligati a cambiare il programma. Dovevamo infatti restare 4 giorni in foresta per monitorare gran parte dei terreni dei contadini delle adozioni, ma dopo la prima notte passata al freddo abbiamo deciso di scendere giu al centro agricolo e monitorare i terreni dei contadini più vicini. A Maromandia un falegname sta costruendo le porte e le finestre della scuola media e saranno pronte tra circa un mese. La costruzione della canonica del prete di Vohidahy per il momento è ferma e il tutto è concentrato sulla produzione dei mattoni. Vi è una squadra di 7 persone, tra cui anche una ragazza, che stanno producendo 50.000 mattoni. Ora sembra che siano a quota 30.000. I mattoni sono crudi per il momento e vanno cotti. Il problema principale è la pioggia. Una volta usciti dallo stampo i mattoni hanno bisogno di secco. Ed invece a Vohidahy ora piove tutti i giorni. Per questo vanno a rilento. Per bruciare quei mattoni serviranno all’incirca 800 tronchi di diametro non inferiore ai 10 cm e per questo danno chiediamo perdono al nostro Signore! Questa legna è portata gratuitamente dalla comunità locale che la preleva in foresta è la porta al Centro dove verranno cotti i mattoni.
Abbiamo realizzato un importante incontro con il Sindaco ed i vari consiglieri sui temi della riparazione della strada che porta a Vohidahy e della costruzione del ponte. In generale il comune si prenderà in carico di riparare la strada mentre Tsiryparma si occuperà della costruzione del ponte. Sono stati affrontati temi che riguardano la gestione delle chiatte e dell’impianto dell’acqua. Dopo circa un anno dalla loro riparazione si trovano già in condizioni disastrose. Due chiatte su tre sono al momento fuori uso. Una ha rotto il cavo, l’altra ha buchi che la obbligano ad affondare nell’acqua di notte e di giorno viene riportata a galla. I rubinetti dell’ospedale e del comune sono stati completamente soppressi, mentre le fontane del mercato vanno a getto continuo in quanto i rubinetti sono rotti. Vi scrivo queste cose per cercare di farvi comprendere quanto sia complicata la gestione del bene comune a Vohidahy. Nessuno, neanche il Sindaco e il Comune, se la sente prendersi la responsabilità della gestione di questi beni comuni, ma si preferisce che la gestione venga lasciata a se stessa, che il bene venga rovinato e infine abbandonato. Noi continuiamo la nostra azione di sensibilizzazione per far comprendere al comune e alla popolazione che il bene comune è importante e tutti sono responsabili nella loro gestione.
Abbiamo poi realizzato circa 2.000 foto di caffè è tefrosia per il progetto con treedom e abbiamo monitorato i terreni di almeno 15 contadini delle adozioni.
Ecco qui alcune foto della nostra ultima missione.
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