Sarà solo aiutando i contadini a sviluppare colture redditizie e meno distruttive verso l’ambiente forestale che si potrà sperare di realizzare qualcosa d’importante per la salvaguardia delle foreste del Madagascar e della biodiversità in esse contenuta.
Solo se il contadino toccherà con mano benefici economici personali potrà accettare il sostanziale cambiamento di vita cui gli è richiesto. Non dovrà più tagliare e bruciare la foresta per creare il suo campo di canna da zucchero o riso su versante ma dovrà impegnarsi a proteggere foresta e fertilità dei terreni per coltivare vaniglia, pepe selvatico e caffè che prediligono per la loro crescita un ambiente ombroso, fresco e fertile. Lo strato umifero delle zone fertili di foresta è indispensabile per la crescita di queste colture che in un anno potranno portare redditi superiori anche 10 volte a quelli attuali fornite dalla canna da zucchero per produrre rum. In poche parole se un ettaro di terreno oggi può fornire non più di 400 euro annui ai contadini del luogo, un ettaro di terreno coltivato a caffè, vaniglia e pepe selvatico potrà fornire entrate di circa 4.000 euro annui. E lo sforzo da fare sia economico sia in forza lavoro è minimo perché si sfrutta la fertilità, l’umidità e l’ombra offerta dalla foresta e tali devono essere mantenute nel tempo per poter prolungare le produzioni negli anni.
Finalmente abbiamo trovato la strada sensata che può associare protezione della foresta e crescita economica dei contadini che vivono in foresta. Quello che manca è l’investimento iniziale da parte dei contadini per allestire la propria piantagione e per seguire le formazioni. E’ per questo che proponiamo questa campagna di raccolta fondi per adottare i contadini che vogliono aderire all’iniziativa e mettere a disposizione i loro terreni posti sul limite esterno della foresta per allestire coltivazioni a caffè, vaniglia e pepe selvatico. Il vostro-nostro aiuto è indispensabile!!! Adottiamo un contadino per salvare la foresta del Madagascar!!!!