Abbiamo iniziato a realizzare i monitoraggi dei terreni dei contadini che hanno aderito al progetto “adotta un contadino”. Io e due tecnici di Tsiryparma abbiamo impiegato parecchi giorni per raggiungere ciascun terreno portandoci dietro GPS e macchina fotografica per immortalare immagini dei terreni e delle coltivazioni. Purtroppo in alcuni casi il contadino non era presente e non siamo riusciti a prendere la sua foto. Ad oggi (10 ottobre) abbiamo monitorato 21 terreni dei 27 contadini adottati. Vi alleghiamo una carta scaricata da google con inseriti i punti di tutti i terreni monitorati. Vedete che stiamo occupando gran parte della superficie del Comune di Vohidahy.
In generale abbiamo trovato delle situazioni veramente soddisfacenti. Terreni ai bordi della foresta, con vegetazione già ben sviluppata, ombrosi, fertili e di dimensioni sicuramente non inferiore all’ettaro. La pulizia dei terreni è stata fatta da loro ad opera d’arte, nella maggior parte dei casi hanno anche prodotto il compost. Penso che il messaggio sia veramente giunto ai contadini che si sono applicati in modo impeccabile. Va dato un vero elogio a queste persone che hanno impiegato in modo diverso il loro terreno rispetto al tradizionale tavy, ossia il taglia e brucia della vegetazione soprastante per coltivarci fagioli, riso o mais.
Un solo contadino non ha seguito le nostre indicazioni e ha utilizzato come terreno un campo di canna da zucchero.
Per quello che riguarda le coltivazioni, il pepe selvatico ha attecchimenti per circa il 90%, mentre la vaniglia ha fatto più fatica e solo il 50% delle talee sono sopravvissute.
Unico aspetto che ci fa riflettere è vedere questi terreni così ben puliti e vasti con sopra solo 15 piantine di vaniglia e 60 di pepe selvatico. Aspetta ora a noi completare l’opera, darci da fare per trovare centinaia se non migliaia talee di vaniglia per riempire quei terreni prima che i contadini si demoralizzino e cambino idea. Intanto il 29 ottobre ci sarà una nuova sessione di formazione per tutti i contadini adottati. Tratteremo anche il tema della la coltivazione del caffè che distribuiremo poi a dicembre.
Dunque ancora un grazie a voi che ci permettete di realizzare questo progetto che da una parte tutela la foresta dal fuco e dall’altra fornisce speranze ai contadini che tra qualche anno potranno beneficiare di entrate economiche dalla raccolta di vaniglia, pepe selvatico e caffè.
Con affetto.
Nicola