20 settembre 2018: Inaugurato il Centro di formazione agricolo a Vohidahy

il taglio del nastro

In complesso è andato tutto molto bene. La mucca acquistata ad Ambositra è arrivata in tempo per l’evento ed è stata mangiata da tutti i presenti. Non so, forse 700-800 persone durante 2 giorni di festa. Noi di Tsiryparma abbiamo offerto la mucca mentre i parrocchiani hanno offerto il riso. Il primo giorno è stato quello del rito tradizionale con il sacrificio dell’animale. Tale rito prevede di spargere il sangue sui bordi e sugli angoli della nuova costruzione per renderla gradita agli antenati. Il secondo giorno è stato il giorno delle cresime di circa 130 bimbi e alcuni adulti e il taglio del nastro da parte del parroco per inaugurare il Centro. Per l’occasione la gente di Vohidahy e dei villaggi adiacenti ha messo a posto la strada che porta a Vohidahy. Hanno riparato i ponti e abbiamo fatto il percorso in sole 2 ore e mezzo. Siamo arrivati con le moto fino al villaggio dove c’è il Centro agricolo. E’ stato poi costruito un palco in legno per permettere la celebrazione della messa. Quando però la gente ha saputo che il Vescovo non poteva venire perché ammalato la delusione è stata grande. Preparativi che si portavano avanti da mesi con il solo motivo che arrivava il MONSIGNORE!

 

La strada riparata ed il nuovo ponte costruito che permettono di raggiungere la meta di Vohidahy in molto meno tempo

Il palco costruito apposta per l’occasione di 130 cresime

Immaginate la delusione della gente! Ma poi si è ben presto dimenticato è la festa è stata bella ugualmente. La messa sotto il sole cocente, il taglio del nastro, il pranzo comunitario, gli spettacoli organizzati da Radiomaria, i balli che si sono protratti fino alle tre del mattino. Il Centro è bello, fatto abbastanza bene. Le camere molto accoglienti. La cucina con angolo cottura e secchiaio per lavare i piatti. Il deposito con scaffalature. La veranda in legno semplice ma elegante. I bagni e le docce spartani ma efficienti.

il nuovo centro agricolo
una delle 3 camere
la veranda esterna
la struttura che ospita 2 docce e 3 WC
lo spazio cucina
la gran sala a piano terra

Ora finita la costruzione e l’inaugurazione inizia la fase dell’arredamento. Dobbiamo fornire le camere con letti a castello e materassi, armadi e attaccapanni. Iniziano a metà ottobre i lavori per la costruzione dell’impianto dell’acqua che da una sorgente di montagna porterà l’acqua al Centro, oltre che alle scuole e al villaggio di Maromandia. In progetto c’è anche di realizzare un impianto solare elettrico ma ancora non abbiamo acquistato i materiali. Ed infine ci sarà da pensare all’organizzazione dei corsi di formazione, che si spera possano iniziare nei primi mesi del 2019. Sicuramente i primi corsi saranno incentrati sui temi della coltivazione della vaniglia e del caffè per cui abbiamo già avuto tante richieste da parte della popolazione locale a verranno trattati anche temi sull’allevamento dei pesci, delle api, conigli, maiali, la coltivazione moderna del riso e la realizzazione di terrazzamenti per lo sviluppo dell’agroforesteria sui versanti. Vohidahy ha tantissime possibilità di sviluppare temi agricoli e colturali. Il clima, la fertilità dei terreni sono fattori favorevoli, ma la pigrizia colturale della popolazione locale rappresenta un freno allo sviluppo di nuove tecniche. I giovani non hanno lavoro se non di occuparsi della produzione del rhum a partire dalla lavorazione della canna da zucchero. Un lavoro duro e deleterio per i giovani che ben presto diventano alcolizzati, mentre trascurano altre attività molto più remunerative e meno faticose come ad esempio la coltivazione del caffè e della vaniglia. Queste richiedono però una certa preparazione, tecniche precise e puntuali, programmazione che si possono trasmettere solo con la formazione e la pratica fatta da persone esperte e preparate. Il Centro potrà ospitare una capienza massima di 30 persone a corso. Sicuramente andrà assunto un responsabile per la sua gestione e diversi operai per la pulizia, la preparazione dei pasti durante i corsi e la gestione di tutti gli allevamenti e le coltivazioni dimostrative. A tale riguardo la richiesta di finanziamento presentato alla Chiesa Valdese per la gestione del Centro nel 2019-2020 non è stato accettato e ne siamo veramente dispiaciuti. Ora si sta aspettando una risposta dalla Conferenza Episcopale Italiana.

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